Linguaggio bambini: disturbi specifici linguaggio

Linguaggio bambini: le tappe fondamentali

Linguaggio bambini è un processo di sviluppo caratterizzato da una grande variabilità interindividuale.

Ogni bambino sviluppa il linguaggio secondo i propri tempi e le proprie capacità.

Gli esperti individuano alcune tappe principali da raggiungere, affinché vi sia uno sviluppo armonico delle competenze linguistico-comunicative.

Sviluppo del linguaggio: non solo suoni

Un aspetto importante da considerare è che lo sviluppo del linguaggio bambini non consiste solo nella produzione del linguaggio, inteso come ciò che il bambino sa dire.

Esso riguarda tutta una serie di abilità tra cui:

  • ascolto,
  • riconoscimento di suoni diversi (discriminazione),
  • competenze motorie,
  • competenze cognitive,
  • sviluppo affettivo.

Le abilità espressive e comunicative del bambino dipendono da tutte queste competenze.

Discriminazione dei suoni e lallazione: dai primi mesi all’anno (0-12 mesi)

0-3 mesi

Alla nascita il bambino ha la capacità di discriminare i suoni di tutte le lingue del mondo.

Ma a partire dai 6 mesi, perde questa capacità continuando a riconoscere come diversi solo i suoni della propria lingua madre.

II neonato ha una preferenza per la voce e il volto materno e la principale forma con cui comunica a questa età è il pianto.

3-6 mesi

Il bambino inizia ad avere la capacità di seguire lo sguardo e a condividere gli stati affettivi.

Si sviluppa il sorriso sociale, ossia la capacità di rispondere al sorriso dell’adulto. Questa è l’età in cui il bambino inizia a produrre vocalizzi.

6-8 mesi

Compare la lallazione canonica, cioè la ripetizione di sillabe composte dalla stessa consonante (per esempio ba-ba-bama-ma-ma).

8-10 mesi

La lallazione da canonica diventa variata. 

Il bambino impara cioè a ripetere sillabe con consonanti diverse (ba-ma-la).

Questa fase dello sviluppo del linguaggio è molto importante.

Si è osservato che i bambini che presentano una lallazione più ricca di suoni, sviluppano un lessico più ampio.

Intorno agli 8-10 mesi il bambino è in grado di comprendere singole parole.

Dalle prime parole all’esplosione del vocabolario (12-18 mesi)

12 mesi, il bambino anticipa le prime parole con il gesto rappresentativo. 

È un gesto che rappresenta simbolicamente un oggetto o un’azione.

È nel primo anno di vita che compaiono anche le prime parole (da 0 a 10 parole).

L’adulto, prima considerato solo un agente, inizia ad essere visto dal bambino come un soggetto con cui comunicare.

Il bambino inizia a comprendere brevi frasi e ordini semplici.

12-18 mesi

Si assiste ad un graduale ampliamento del vocabolario, fino al raggiungimento della soglia delle 50 parole intorno ai 18 mesi.

Da questo momento ha inizio una fase che viene definita esplosione del vocabolario. 

Per questo motivo a partire dai 18 mesi l’acquisizione di nuove parole diventa molto più veloce.

È questa la fase in cui il bambino si interessa ai nomi delle cose e comincia ad utilizzarli.

A questa età il bambino non è ancora in grado di usare frasi, ma produce piuttosto parole-frase.

Frasi, verbi, aggettivi, articoli: lo sviluppo della morfosintassi (18-36 mesi)

18-24 mesi

Progressivo ampliamento del vocabolario fino al raggiungimento di 150/200 parole a 24 mesi.

L’aumento del lessico permette a sua volta lo sviluppo della morfosintassi.

A questa età infatti compare la prima forma di frase, definita linguaggio telegrafico, cioè la combinazione di due parole senza la presenza di articoli, congiunzioni e forme verbali complesse.

24-30 mesi

Si assiste ad una maturazione della capacità di pronunciare suoni.

Il vocabolario oltre ad ampliarsi, diventa progressivamente più vario.

Il lessico del bambino raggiunge le 500 parole.

Si assiste inoltre allo sviluppo delle competenze morfo-sintattiche, infatti il bambino inizia a produrre frasi semplici costituite da soggetto e verbo.

30-36 mesi

Dal punto di vista morfosintattico, le frasi si ampliano e diventano sempre più complete.

Il bambino comincia ad utilizzare in modo stabile parole con funzione grammaticale, come articolipreposizionipronomi

Sviluppo dei linguaggio nei bambini: quando preoccuparsi?

È importante tenere presente che il modello descritto rappresenta un’indicazione generale dello sviluppo tipico del linguaggio.

Esso può servire ai genitori per monitorare la maturazione linguistica del proprio bambino, senza preoccuparsi eccessivamente nel caso si notasse qualche piccola differenza.

Allo stesso tempo è consigliabile non trascurare due principali campanelli d’allarme:

  1. Un lessico molto povero a 24 mesi (inferiore alle 50 parole)
  2. L’assenza della combinazione di due parole a 30 mesi.

Questi i segni che riconducono a un ritardo nel linguaggio, che potrebbe rientrare spontaneamente dopo i 3 anni, oppure un disturbo specifico del linguaggio, la cui diagnosi può essere effettuata esclusivamente da uno specialista.

In questo caso è bene rivolgersi al pediatra, segnalando la situazione. Sarà il medico a prescrivere una eventuale una valutazione del Logopedista o del Neuropsichiatra Infantile.

Vi consigliamo la letture dei seguenti articoli: Acne giovanile: consigli utili per la Tua routine giornaliera; Favole della buonanotte : il magico potere delle fiabe; Favole della buonanotte : il magico potere delle fiabe; Come interpretare i disegni dei bambini

Related Posts

Comments

Rimani connesso

22,046FansMi piace
3,849FollowerSegui
0IscrittiIscriviti
spot_img

storie recenti