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Come interpretare i disegni dei bambini: la simbologia dei disegni
Come interpretare i disegni dei bambini. In questo articolo l’impresa che ci prefiggiamo è ardua.
Cercheremo di spiegare, a grandi linee, alcuni dei tanti significati dei disegni di bambini.
Come interpretare i disegni dei bambini. Questi hanno un modo speciale di comunicare le proprie emozioni: disegnare
Il disegno e l’inconscio
Il disegno è sempre un’espressione artistica in diretto contatto con l’inconscio.
Ottimo strumento per capire l’anima dei bambini e il loro sviluppo mentale.
L’età esaminata varia dai primi scarabocchi fatti a circa 2,5-3 anni, fino all’età di 11-12 anni.
I disegni vengono esaminati in base alle varie caratteristiche: tratto, colore, soggetto.
Non bisogna allarmarsi se si riscontrano temi, figure o colori particolari.
Prima di trarre conclusioni è bene rivolgersi a uno psicologo dell’infanzia.
Il tratto
Se il tratto della matita o di una biro è troppo pesante, o se lascia un solco sul foglio, ciò potrebbe indicare un disagio del piccolo, un suo bisogno di essere riconosciuto e/o una certa aggressività.
Un tratto spezzettato invece potrebbe indicare uno stato di confusione.
Il bambino non riesce a delineare un filo logico che gli permetta di realizzare ciò che desidera e sente di voler fare.
I bimbi balbuzienti ad esempio fanno spesso disegni di questo tipo.
In questi due casi, è necessario fermarsi a parlare con dolcezza e delicatezza e cercare di aiutare il bambino a esprimere il suo malessere.
Il disagio può essar dovuto ai litigi tra i genitori o all’ambiente scolastico.
In questi casi è sempre bene consultare un esperto.
Il segno e i particolari
Quando il segno ha molte angolature, potrebbe denotare una spigolosità caratteriale.
Un segno caotico spesso indica la necessità di esprimere il proprio mondo interiore ed essere ascoltati.
A volte i bimbi disegnano case, persone, e altri oggetti senza una qualche componente essenziale, come una casa senza porta o senza finestre.
Una casa disegnata in questo modo può ricordare una prigione e rimandare a senso di soffocamento e sensazione di sentirsi in trappola.
Se la figura umana è senza mani, il piccolo potrebbe non sentirsi considerato o coccolato. Se senza occhi, non si sente visto.
Nel caso della figura umana, è anche importante considerare l’altezza delle figure. Succede, per esempio, che fino ai cinque-sei anni, sia la mamma ad essere la figura più alta, mentre in fasi successive diventa più alto il padre.
Importante anche considerare l’altezza di fratelli e sorelle.
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Il colore
Come prima cosa, proviamo ad osservare il disegno nel suo insieme.
Anche qui la prima cosa da notare è la forza della matita e/o del pennarello. E subito dopo è importante notare se il tratto del colore sia frammentato.
A volte un colore impresso in modo forte e confuso sul foglio indica ansia e paura.
Altra cosa da notare è se nel cielo il piccolo posiziona anche il sole (di giorno) o la luna (se disegna la notte): questi gialli nel cielo rappresentano la figura paterna e se non sono presenti si può chiedere al bambino perché.
I colori da notare sono essenzialmente:
- il rosso,
- il grigio,
- il nero.
Se questi colori sono diffusi e non occupano la maggior parte del foglio, rientrano anch’essi nella norma.
Ma quando per esempio il rosso è molto calcato e abbondante, ciò evidenzia sentimenti aggressivi.
Il grigio è un colore neutro ma se presente in tutti i disegni, o in grandi spazi in uno stesso disegno, potrebbe indicare sentimenti di tristezza del bambino.
Il nero, anche se in piccola misura, rappresenta la paura, l’angoscia, qualcosa che non si vuole dire.