Indice dei contenuti
Come riconoscere una vera allergia alimentare Sintomi e Segni più comuni
Allergie alimentari sintomi :
- Abbassamento della voce
- Aumento delle transaminasi
- Bolle sulla Lingua (allergie alimentari sintomi)
- Bruciore alla Lingua
- Bruciore alla bocca
- Cattiva digestione
- Crampi addominali
- Crampi allo Stomaco
- Diarrea
- Dispnea
- Edema
- Flatulenza
- Glossite
- Gola Secca
- Gonfiore palpebrale
- Gorgoglio addominale
- Insonnia
- Labbra gonfie
- Lentiggini
- Lingua Bianca nei Bambini
- Lingua Gonfia
- Lingua rossa
- Meteorismo Funzionale
- Orticaria
- Pesantezza allo stomaco
- Pomfi
- Prurito alla Gola
- Prurito alle Mani
- Puntini Rossi sulla Lingua
- Rinorrea
- Stomaco Gonfio
- Trombocitosi
- Vomito
I sintomi evidenziati in grassetto sono tipici del disturbo Allergia Alimentare.
Sintomi più frequenti nei bambini
Nei bambini allergici, le reazioni più frequenti, il 70%, riguardano l’apparato gastrointestinale, ma possono verificarsi anche disturbi cutanei e respiratori.
La conseguenza più temibile è lo shock anafilattico, che spesso può essere scatenato da quantità minime di alimento.
Dopo quanto tempo compaiono i sintomi?
Allergie alimentari sintomi compaiono entro due ore dall’ingestione; spesso sono sufficienti in pochi minuti o addirittura secondi.
In alcuni rari casi, la reazione può essere tardiva e comparire da quattro a sei ore dopo.
Reazioni allergiche tardive
Le reazioni allergiche tardive si manifestano principalmente nei bambini sotto forma di eczema cutaneo.
Interessano:
- I soggetti colpiti da una rara forma allergica alla carne rossa causata dal morso della zecca;
- I soggetti affetti dalla FPIES, una grave reazione gastrointestinale che si verifica da due a sei ore dopo l’ingestione di latte, soia e alcuni cibi solidi. Riguarda soprattutto i neonati in fase di svezzamento. La FPIES determina vomito e diarrea (anche sanguinolenta) ripetuti che possono indurre lo stato di disidratazione.
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Diagnosi
Diagnosi delle allergie alimentari
La diagnosi delle allergie alimentari sintomi si basa su test clinici di varia natura e su un’attenta analisi della storia clinica del paziente.
In generale, si preferisce iniziare con test cutanei.
Una volta individuato l’alimento o il tipo di allergene in questione, si possono fare dei test specifici in vitro per scoprire quali sono i frammenti proteici responsabili dell’allergia.
Le tecniche diagnostiche a disposizione sono oggi numerose.
In molti casi, infatti, la ricerca dell’allergene viene ostacolata da vari fattori, primo tra tutti quello della co-sensibilizzazione.
Allergie alimentari non diagnosticabili
Sempre più frequenti sono le persone allergiche che risultano negative ai comuni test diagnostici.
Questo fenomeno si registra in modo particolare quando l’individuo è sensibile a sostanze diverse, ma in misura lieve, e manifesta, per questo, reazioni allergiche solo quando viene esposto contemporaneamente a più allergeni.
Cottura dei cibi e allergie alimentari
Può anche succedere che una persona sia allergica all’alimento crudo ma non a quello cotto.
Gli allergeni possono essere di vari tipi; se l’allergia riguarda un peptide molto sensibile alla denaturazione è più probabile che la cottura sia efficace.
Al contrario, se il segmento proteico è molto resistente o se la cottura non è intensa o prolungata, non protegge in alcun modo dal pericolo di reazione allergica.